Silenzio, Immobilismo e Persuasione …… nella coppia le tattiche maschili perché tutto resti com’è

Silenzio, Immobilismo e Persuasione …… nella coppia le tattiche maschili perché tutto resti com’è

Per secoli gli uomini hanno avuto potere assoluto sulla moglie e sulla famiglia. Le donne dovevano sempre e comunque rapportarsi e spesso assoggettarsi al volere del compagno, al suo potere che veniva mosso sia nella sfera pubblica che privata. Ecco perché le donne appaiono oggi molto sensibili alle disuguaglianze e alle ingiustizie nei rapporti di coppia. Insistono molto sulla parità dei diritti e dei doveri, che devono essere reciproci, così come il carico dei figli, della famiglia, delle faccende …..tutto equamente distribuito sulle spalle di entrambi, perché il giusto equilibrio di diritti e doveri è premessa importante per la soddisfazione di entrambi. Ma nella pratica, accade proprio così?

L’equilibrio e la parità spesso scema, soprattutto quando nella coppia arriva un bimbo; in questi casi è sempre la donna a dedicare più tempo ed energie alle faccende domestiche e alla cura dei figli, anche se ha un lavoro fuori casa. I mariti arrivano, ma spesso per dare una mano “al volo” o per occuparsi della sezione “giochi e divertimento”, non per la disciplina o i compiti a casa. Spesso le donne denunciano disparità anche nei settori finanze (soldi), tempo libero e sessualità…..gradirebbero più colloquio ed una maggiore attenzione ai loro bisogni. Quando il carico non è ben distribuito si crea insoddisfazione, scontri ripetuti creano le premesse per una lotta di potere…..che spesso diventa cronica.  Come mai, se la situazione è pesante non si cerca il cambiamento e soprattutto lo si concretizza?

A parole sembra semplice, ma in realtà sia uomini che donne si portano dietro idee tradizionali legate al ruolo, che fanno da “rallentatore al cambiamento”, poi concorre la stima che la donna attribuisce a se stessa e le strategie maschili messe in campo.

STRATEGIE FEMMINILI per ottenere cambiamento nel maschio  …..che non sempre pagano

– Avere una tattica prudente o ATTENDERE che c’arrivi da solo

– Critiche mascherate

– Evitare il conflitto e somministrare le proprie richieste al partner in dosi “omeopatiche”à una richiesta per volta, altrimenti si stressa

COME RISPONDONO I MASCHI……

– RESTARE PASSIVI  à si va avanti per la mia strada, non glielo dico, ma lo penso

– Fingere di essere sordi alle richieste di cambiamento à IGNORARE

– Fermi e in silenzio aspettando che passi la “tempesta” o lo sclero della donna….poi ironizzare e sminuire = tutto rimane così com’è

– Persuadere che le richieste della donna sono eccessive e che tutto è ok , dando fatti e argomentazioni ( tipo lavaggio del cervello…= la donna si sente in colpa e con il tempo rassegnata.

– “COME LO FAI TU, NESSUNA MA!”-à Elogiare per comodità fa sentire la donna “brava” e la disarma nella battaglia per una maggiore parità dei diritti ( Come guardi i bimbi tu…come pulisci la casa tu…come fai la spesa tu….io non ci riuscirei…..ma è “paraculismo” o autentica stima?)

Spesso tra i sessi si muove una lotta di potere  alimentata da diverse distorsioni cognitive  che fanno credere all’umo che:

IL  suo intervento e sempre e comunque ok  (si sopravvaluta) mentre quello della donna  viene sottovalutato. In tal senso appare ovvio che le lamentele femminili siano per l’uomo spesso non prese in considerazione. Convinti di fare già molto, non vedono nessuna necessità di impegnarsi di più e considerano ingiustificate le pretese delle mogli.

CHE FACCIAMO?

1 Se si vuole un cambiamento dobbiamo pensare che si deve passare dal conflitto costruttivo à no rassegnazione o impotenza

2 I rapporti alla pari sono frutto di negoziazioni e compromessi…..cosa vuoi tu? Cosa voglio io?

3 NO IDEALIZZAZIONE:  Ricordiamoci cmq che nella vita a due ci sono una miriade di disparità legate alle risorse, ai bisogni e caratteristiche dei partner, ma se affrontate in modo costruttivo e con compromessi andrà meglio

4 Fiducia significa avere la percezione che oggi mi sacrifico io, ma che domani si sacrifica lui e viceversa …..l’ obiettivo è l’equilibrio generale, fatto dal camminare insieme, dove vince la cooperazione, non la competizione.

 

Riferimenti

  • Psychologie Heute, 7, 2009, pp.28-31; traduzione italiana di Gabriele Noferi

 

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