ABC DELLA GELOSIA….

La gelosia è un sentimento che muove diverse considerazioni: ad esempio c’è chi la considera indice dell’amore….-se provi gelosia allora vuol dire che sei innamorato- per altri invece rappresenta un “erbaccia” malefica insita nel giardino dell’amore. In qualunque modo la si consideri  rimane il fatto che questo complesso e per certi versi inquietante sentimento può manifestarsi in forme lievi, tuttosommato anche gratificanti per chi ne e il destinatario…..oppure in forme persecutorie e distruttive.

TANTO TEMPO FA…..

La gelosia intesa come sentimento legato alla paura di perdere l’oggetto d’amore è davvero molto antica. Lo è perché il cucciolo d’uomo dipende da chi lo ha generato, in tutto……il cibo, l’acqua è alla stregua della sicurezza e della vicinanza fisica. Se il piccolo non ha chi si prende cura di lui rischia la morte…ed è quindi importante da un punto di vista evolutivo che  il bambino “tenga d’occhio” chi è la fonte del suo nutrimento psico-fisico (genitori) e i possibili “invasori di campo”.

Già a cinque anni il piccolo  è fortemente turbato se la madre entra nella stanza senza degnarlo di uno sguardo e inizia a piangere, sperando di attirare la sua attenzione. E’ gelosia quella che si manifesta a nove mesi quando la mamma sposta la sua attenzione su un altro bambino; oppure quella che il bimbo prova per il fratellino o la sorellina in arrivo ….la morale è: l’oggetto d’amore non mi guarda, io non saturo con la mia presenza l’altro e potrebbe arrivare qualcuno che mi fa stare in secondo piano o addirittura che me lo parta via.

Nella vita di coppia però accade qualcosa che ci mette in confusione in relazione alla gelosia. Vedere una donna che fa una scenata isterica al suo uomo che secondo lei ha guardato il fondoschiena della cameriera, oppure un uomo che diventa un “gatto incattivito” appena la sua ragazza saluta un amico di sesso maschile…..ci porta verso la prima considerazione: Spesso c’è discrepanza tra  il fatto accaduto e l’intensita della reazione. Spiegandola meglio significa che quello che è successo, oggettivamente potrebbe essere una micro offesa  (guardare il sedere della cameriera) ma non così tanto da giustificare 6 ore di litigi suggessivi. Qui c’è un problema di INSICUREZZA. Il geloso tende a non essere sicuro di se stesso…sono migliori di lui…è diffidente.  A livello percettivo diventa molto minuzioso, accentrato nei riguardi di tutto ciò che riguarda il rivale e la persona amata di cui si controllano tutti i comportamenti, le espressioni, gli atteggiamenti, le minime variazioni nelle abitudini o negli abiti che indossa. Sul piano emotivo si viaggia sull’onda della paura e della rabbia ( allarme, angoscia e apprensione). L’attenzione è a 1000!….si fanno associazioni rapidissime e un minimo elemento rappresenta per il geloso “la prova” a conferma della sua tesi. Tutto il sistema, emotivo e cognitivo è focalizzato lì e il pensiero appare bloccato fa ruminazioni e pensieri ricorrenti che lasciano poco spazio a interessi o altre interpretazioni

Il buon Freud diceva che la fissazione del geloso potrebbe essere espressione di un omossessualità latente che preme per manifestarsi. Spiegandosi meglio Mario diventa estremamente geloso di Elisa perché proietta su di lei i suoi desideri per un uomo (il rivale). Desideri che Mario non può riconoscere come appartenenti a se stesso. Chissà!?……

La cosa importante è che la gelosia si presenta in chiave multiforme. Abbiamo detto che c’è insicurezza, paura di essere lasciati…..ma nelle forme più gravi anche la volontà di possedere contro qualsiasi margine di liberta e autonomia. La gelosia non si muove solo in termini di rapporto di coppia…si delinea anche nelle amicizie. L’oggetto della gelosia è variabile. In tal senso si è gelosi dell’amico quando questo ha una passione o dimensioni che lo distolgono da noi….e dal nostro controllo . Possiamo leggerci anche un tratto narcisistico che tutto vuole e tutto deve avere per il proprio Sé……dell’altro poco m’importa davvero, ma solo in rapporto a ciò che posso prendere.

In conclusione occorre differenziare la gelosia per intensità. Quella lieve e giustificata, potrebbe aiutare i rapporti in chiave di sicurezza , mentre quella patologica no. Quest’ultima vampirizza, non è giustificata da un valido motivo e dietro c’è spesso una smania di controllo narcisistico.

IDENTIKIT DEL GELOSO PATOLOGICO

1 Paura irrazionale dell’abbandono, spesso deriva dall’infanzia e dalle care figure genitoriali che: o non ci sono mai stati ( carenza affettiva prolungata) o ci sono stati troppo (iper-protezione soffocante)

2 tensione e Ansia perché si crede che ogni comportamento o relazione del partner sia finalizzata al tradimento

3 Invidia e aggressività verso persone, cose, oggetti che possono distogliere l’attenzione del partner da se

4 Comportamenti persecutori …..controlli e interrogatori

5 Senso di inadeguatezza e vulnerabilità

Narcisismo, controllo, possesso -à l’altro è un oggetto

 

Quindi se siete davanti a queste caratteristiche ……………..OCCHIO!

COSA FACCIAMO?

  1. Proviamo a lavorare sulla “DIFFERENZIAZIONE”…cioè sul sentirsi una persona funzionante anche in assenza dei genitori, del partner o amici. In questo caso provate qualche volta a uscire da soli, facendo cose che prima facevate solo con le persone suddette.
  2. Comprendete bene che cos’è la gelosia e a che intensità ce l’avete
  3. Fate un bel crocione sul passato. Non torna più..e anche se in memoria avete tanti ricordi poco carini riguardo i rapporti fateci i conti, altrimenti rischiate di spostare ancora tante ed illusorie aspettative sugli altri e a venire costantemente disillusi
  4. Pensate e voi e basta paragonarvi con gli altri…soprattutto individuate le sensazioni che annunciano la vicinanza di una crisi di gelosia, come si reagisce e quali sono le emozioni in circolo
  5. ATTENTI, se siete destinatari di gelosia a non giustificare i comportamenti o i deliri del vostro partner. I gelosi sono diffidenti cronici e a nulla valgono le rassicurazioni…anzi. Se cambiate atteggiamento potrebbe intuire che il problema non è legato al vostro comportamento, ma forse al suo ed alle errate interpretazioni che muove .

Giusy Incardona

Servizio Sospeso