LA SELFITE…..TI FACCIO VEDERE TUTTO, MA PROPRIO TUTTO!

LA SELFITE…..TI FACCIO VEDERE TUTTO, MA PROPRIO TUTTO!

In origine era l’auto-ritratto. Il pittore , munendosi di uno specchio riproponeva la propria immagine sulla tela, lasciando ai posteri  qualcosa di se.  Mai però si sarebbe potuto immaginare che l’autoritratto si sarebbe potuto realizzare con l’avvento della macchina fotografica prima e ancor più con una semplice applicazione presente su tablet e smartphone.  Ieri era l’autoritratto, oggi l’autoscatto chiamato all’inglese SELFIE.

Con l’avvento delle nuove tecnologie e la diffusione del mondo social ( facebook, istagram ecc..) oggi appare semplice, immediato realizzare un autoscatto e immetterlo sul virtuale. Mentre prima facevo un viaggio e inviavo una cartolina per far sapere dove ero stato, che spesso arrivava dopo il mio ritorno a casa, oggi posso realizzare foto e autoscatti direttamente dove mi trovo e mostrarlo a tutti in tempo reale. Non solo: gli altri possono vedere le mie foro, commentare o cliccare mi piace. Sempre e comunque lascio qualcosa di me.

Interessante notare però l’incredibile quantità di selfie prodotti e pubblicati: mattina presto, salgo sulla bilancia, mi peso, ho perso mezzo kg, mi faccio un selfieà pubblico….tanti like!. Altro esempio….vado a cena fuori ….selfie del posto, del piatto mangiato, del vino, del abbigliamento che avevo (ovviamente stra-ricercato) della compagnia. Una domanda sorge spontanea. Ma perché abbiamo così bisogno di far vedere agli altri tutto queto? Perché voglio pubblicare (rendere pubblico- aperto) aspetti della mia vita privata nelle varie tonalità fino ad arrivare alle pieghe più intime.Perchè?

Parliamo di Narcisismo, quale intima percezione di credersi e pensare di essere unici e speciali. Nel nostro tempo, l’era dell’individualismo e della scarsa empatia, questa modalità d’essere appare diffondersi sempre più. E’ importante differenziare tra Narcisismo di tratto e Disturbo Narcisistico di personalità, maggiormente pervasivo e strutturato. La costante rimane il credersi migliori, ostentare un personaggio idealizzato, super. Il Narcisista crede di essere migliore, ma in realtà è insicuro e disperato, compulsivamente bisognoso della ricerca dell’approvazione altrui, dell’essere ammirato. L’attaccamento è insicuro, nei casi peggiori disorganizzato e c’è tanta sofferenza per non essere mai stati visti, considerati dalle figure criterio. E’ presente una ferita nella struttura dell’Io.

Bisognoso di ammirazione e riconoscimento, il Narcisista si adopera per compensare questi vuoti. La dimensione virtuale rappresenta un mezzo privilegiato per poterlo fare. Pubblicare auto-scatti  e foto  della propria vita privata  in modo compulsivo sembrano  rappresentare lo scollamento consistente da un piano di realtà ed il tentativo fittizio di mostrare un immagine idealizzata di se,  che spesso non corrisponde alla sua vera natura , ma  solo una caricatura  o ideale illusorio.

Non c’è niente di male ad utilizzare le nuove tecnologie ed il mondo social, compreso i selfie….ma dobbiamo fare attenzione ai bisogni emotivi che ci spingono a farlo. Spesso questi sono inconsapevoli e ignari alla persona stessa che rischia di divenire sempre analfabeta emotiva nei propri riguardi, ma soprattutto verso l’esterno. Il parallelismo tra SELFITE (tendenza compulsiva a produrre e pubblicizzare sui social auto-scatti) e Narcisismo di tratto e Personalità è molto forte con il rischio di sviluppare o rafforzare dinamiche cognitive, emotivo –relazionali di dipendenza e manipolazione a danno di se stessi e degli altri.

Concludiamo con il verso della canzone di Arisa e Lorenzo Fragola, significativa di ciò che ci sta accadendo oggi, nella speranza di chiarire quali siano davvero i nostri bisogni che spingono i nostri comportamenti specie quelli sul virtuale.

“Siamo l’esercito del selfie….di chi si abbronza con l’iphone. MA NON ABBIAMO PIU’ CONTATTI…SOLTANTO UN LIKE E UN ALTRO POST”

Giusy Incardona

 

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