LE PAURE DEI BAMBINI….QUALI E COME INTERVENIRE

Quando si comincia un nuovo lavoro, quando si incontra per la prima volta qualcuno cui si vuole fare una buona impressione, quando si è preoccupati per la salute di una persona cara oppure, semplicemente, quando si deve attraversare una strada trafficata, è normale avere paura. Così pure è naturale essere in apprensione per l’incertezza del proprio futuro. In tutti questi casi la paura è una reazione utile, un meccanismo positivo che protegge dai pericoli. Ma cos’è la paura? Questa viene definita come lo stato emotivo di repulsione e di apprensione in prossimità di un pericolo vero o presunto. Una dose di paura è essenziale, ci tutela dai pericoli…garantisce la nostra sopravvivenza, ma in eccesso risulta essere dannosa e limitante.  La paura la proviamo tutti, sia grandi che piccini e si caratterizza per alcuni elementi importanti:

  • La paura è un’esperienza soggettivaà L’aspirapolvere, oggettivamente, non è uno strumento pericoloso, ma il suo rumore spaventa molti bambini. Benché a noi sembri motivato, questo spavento è assolutamente reale
  • E’ un fatto tangibile, misurabile, che provoca reazioni fisiologiche àE’ un sentimento che non può essere negato, anche se basato unicamente su una fantasia, esiste: i battiti del cuore aumentano, la pupilla dell’occhio si dilata, si suda. Se pure il pericolo è presunto, nel senso che è presente solo nella testa del bambino impaurito, lo stato emotivo di apprensione è reale
  • Porta a evitare o a fuggire alcune situazioni àIn genere le paure regrediscono quando scompare scompare il motivo che le ha provocate, ma non sempre. Un bambino morso da un cane può sviluppare una paura o, più propriamente una fobia per tutti i cani, in maniera indisciminata.
  • In alcuni casi è innata e istintivaà Un boato fa sussultare chiunque ma, anche in questo caso, la paura che provoca può essere superata analizzando l’origine: se scopriamo che vicino a casa c’è una cava di pietra dove usano la dinamite per frantumare la roccia e non ci sono aerei che bombardano, continueremo a sobbalzare sentendo il boato, ma non ne avremo più paura.
  • Fa parte della crescita à Rispetto all’ansia degli adulti, quella dei bambini può essere evolutiva ……è normale che un bambino di 2 anni provi ansia per la separazione o la paura nei confronti degli estranei, così com’è altrettanto normale che uno di 4 o 5 anni abbia paura dei fantasmi o di altre figure della fantasia
  • E’ contagiosaà Le paure più frequenti tra i bambini sono quelle comunicate loro dagli adulti ( es. ora arriva il lupo cattivo e ti porta via; ti mando in collegio….)

 

ETA’ PER ETA’ LE PAURE DEI BAMBINI

E’ normale che i bambini, come del resto gli adulti, abbiano paura. Le cose che li spaventano e l’età in cui ogni paura si manifesta variano molto da bambino a bambino, e sono influenzati dalla cultura e dall’ambito sociale in cui si vive. Tuttavia, statisticamente, alcune paure sono più frequenti in una particolare fascia d’età perché tipiche di uno stadio dell’evoluzione psicologica del bimbo.

Primo anno di vita

Il bimbo è spaventato da stimoli intensi come rumori forti, movimenti inattesi, luci abbaglianti. Esperienza e capacità di comprensione sono limitate

Dopo il 6 meseàil bimbo inizia a distinguere le figure familiari da quelle estranee e, come conseguenza , a temere tutto ciò che non conosce o di ciò non si ricorda: persone e oggetti sconosciuti, luoghi poco noti, situazioni non abituali. Quando la persona che si prende cura di lui si allontana, piange per paura di essere abbandonato à PAURA DELL’ABBANDONO

 

Da 1 a 2 anni

Bimbo maggiormente cosciente del mondo che lo circonda, esplora instancabilmente…il mondo è pieno di potenziali pericoli che possono fare paura.

Paura del vuoto o che la mamma lasci la sua manina mentre lui muove i primi passi. Ni momenti di incertezza strilla perche’ teme che gli possa accadere qualcosa. Quando fa il bagno nella vasca, è terrorizzato alla vita dell’acqua che scompare, inghiottita dal tubo di scarico; messo a sedere nel wc teme di caderci dentro e di essere “risucchiato”. Per la minima ferita, continua a toccare la crosticina, quasi temesse di perdere una parte di sé. Tutte queste paure rientrano nella grande PAURA DI ANNICHILAZIONE…..il bambino sta prendendo coscienza di sé, del suo corpo, dei luoghi dove vive e quindi dei pericoli che vi sono connessi.

Dai 2 ai 4 anni

A questa età il bimbo comincia a mettere ordine nei propri pensieri, ma non è ancora in grado di distinguere tra fantasia e realtà. Ha paura di cose che esistono solo nella sua mente: i mostri sotto il letto, il buio…..piange sentendo il fragore di un tuono o è terrorizzato dal timore di ferirsi o farsi del male. Inizia ad avere paura dei temporali, degli animali, delle catastrofi e si mostra spesso angosciato davanti alla separazione dai propri genitori

Paura del buio, paura della paura del buio o dove c’è scarsa illuminazione….le pieghe della tenda in penombra mi fanno paura perché mi sembra che ci sia qualcuno , paura del dottore

Dai 4 ai 6 anni

A questa età si aggiunge la paura dei fenomeni naturali come i lampi, tuoni, vento e dei mostri immaginari come le streghe e i fantasmi. Anche la paura degli animali è molto frequente, piccoli animali come topi, rospi, scarafaggi (sentimento di repulsione) o grossi animali come il cavallo, cani….con paura di essere inseguiti o aggrediti.

Dai 6 agli 8 anni

Diminuisce la paura dei fenomeni naturali, mentre aumenta la paura dei danni fisici. Crescendo le paure diventano più giustificate. Il bimbo ha paura del dentista, di volare, dei ladri……A questa età, in concomitanza di lutti in famiglia o della visione di un animaletto morto (per la strada)…può comparire la paura della morte. Prima dei 5 anni il bimbo pensa alla morte come separazione temporanea, successivamente acquisiace un significato definitivoàforte vulnerabilità

A questa età compare anche la paura della scuola con disturbi somatici connessi ( mal di pancia, mal di testa ecc).

Dagli 8 ai 12 anni

A questa età le paure sono connesse a situazioni quotidiane come gli incidenti, le malattie, i conflitti con i genitori, l’insuccesso scolastico

Dopo i 12

E’ a quest’età in cui la paura si sposta dagli oggetti e dalle fantasie a situazioni di tipo sociale: Affrontare un esame, parlare davanti ad altre persone, essere presi in giro o rifiutati da parte dei compagni. E’ questa l’età delle ansie sociali legate all’insicurezza e della timidezza.

 

 

MODELLI EDUCATIVI……LE PAURE INDOTTE

 

STILE IPERANSIOSO-IPERPROTETTIVO

A sentire le nostre parole il mondo appare un insieme di trabocchetti, pericoli, divieti. Sommerso da questi messaggi il bambino non si sente mai in grado di affrontare una sfida e di misurarsi alla realtà. Perennemente sotto controllo, rischia di restare soffocato dalle nostre attenzioni: abbiamo paura che si ammali o si faccia male e tendiamo a proteggerlo da ogni minima frustrazione .Protocolli:

Piuttosto che sommergerlo di raccomandazioni, cerchiamo di dare i consigli necessari; Pproponiamo il nostro aiuto solo se lo richiede; Incentiviamo l’autonomia.

 

STILE IPERCRITICO

Si cerca di spronare il bambino con critiche e rimproveri, svalutandolo e mettendolo in ridicolo…..difficilmente si notano i suoi lati positivi, ci si concentra sugli errori à molta paura di sbagliare e di essere disapprovato. Protocolli:

Per costruire le sue sicurezze il bimbo ha bisogno di sentirsi “bravo”, di riuscire bene in quel che fa.

Se dobbiamo rimproverarlo rimaniamo sul comportamento…. ES. Il tuo comportamento non mi piace è diverso da dire quando TU fai così non mi piaci!

 

 

PROTOCOLLI……………Prendete quello che vi serve

  • Tarate il vostro modello educativo sull’età del bambino…..ad ogni età, ci sono modalità diverse di rapportarsi alle sue paure. Da piccolo il contenimento, la tenerezza ed il contatto….successivamente le stesse cose, ma anche qualche parole…come: Sai, ti capisco….quando io avevo la tua età è successo anche a me.
  • Davanti alle paure dei bambini non minimizzare, ridicolizzare o far finta di nulla
  • Lasciatelo parlare, Ascoltate vostro figlio, tranquillizzatelo
  • Attenzione alle paure indotte
  • Ricordatevi come eravate voi alla sua età ed alle vostre di paure

 

Bibliografia

Come educare nostro figlio, S. e C. Kitzinger, Sonzogno, Milano, 1990

L’ansia, madre e matrigna, F.Canova, San Paolo Edizioni, Cinisello Balsamo (Mi), 1997

Mamma ho paura, D. Lewis, Franco Angeli, Milano, 1998

Oltre limiti della paura, G.Nardone, BUR, Milano, 2000

Quando i bambini hanno paura, J.U. Rogge, Net, Milano, 2004

 

Dr Giusy Incardona- 329.9877520

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